Quando ho ricevuto l'e-mail in cui mi si diceva che non c'eri più sono restato senza parole. Non sono riuscito a fare altro che spegnere il pc.
Mi avevano detto che stavi combattendo la tua battaglia contro il tumore e che le cose non stavano andando bene. Ti sei spento nella notte con discrezione, come eri vissuto.
Da cristiano ho cercato di metabolizzare dicendomi che, da persona buona qual’eri, adesso saresti stato meglio di prima e più in pace di molti di noi quaggiù, persi in mille battaglie. E’ stato però un duro colpo. Te ne sei andato il 10 e ho la forza di scriverti solo adesso.
Ci siamo conosciuti in un convegno in Basilicata nel 2012 e da allora non riuscivo ad abituarmi alla tua competenza straordinaria, alla tua umiltà e al tuo entusiasmo. 
Ti ricorderò per la determinazione con cui ti dedicavi al recupero dei piccoli paesi, per la passione con cui cercavi di spiegare agli abitanti di Arco il valore del piccolo paese in cui vivevano e per la pazienza con cui ti sei cimentato nello scrivere, purtroppo, l’unico articolo scientifico su cui abbiamo avuto modo di lavorare insieme. Un entusiasmo, una determinazione e una pazienza che vorrei avere io e che vorrei avessero molti degli studenti che conosco. Adesso toccherà a noi portare avanti le battaglie iniziate. Cercherò di tenere bene a mente quello che mi hai insegnato.

Spero ci rivedremo più in la. 

Ciao Roberto!